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Domenica 10 marzo 2019 a pranzo






 Menù di Domenica
10 marzo 2019


ANTIPASTI
Pizza farcita con ortaggi
Pane caldo condito con olio EVO
Tortino di porri
Broccoletti al nero d'Avola
Salsiccetta secca affumicata, formaggi di Midica, gelatina magra 

PRIMI
Vellutata di indivia di Melita con cristini
Cavatelli integrali al ragù

SECONDO
Grigliata mista di salsiccia e costate della azienda Sudano
con Insalata colorata di frutta e verdura

DOLCE
Budino di mandorla romana

Acqua, Vino nero d'Avola, caffe, Amaro del sole

Info:
Prezzo adulti €25; bambini €12
Menù non divisibile
A richiesta su prenotazione menu vegetariano
Infoline 0931838472 - 3283595673





 

Pranzo della Festa di San Corrado Martedì 19 febbraio 2019

 

 

 

 

 

 

  Cari Amici e Amiche, martedì 19 febbraio 2019 vi aspettiamo per il Pranzo di San Corrado...

La migliore tradizione culinaria in agriturismo vi aspetta.... 
Pranzo €24 bambini €12 
Ecco la vita di questo Santo di Piacenza che scelse Noto per Vivere la sua esperienza eremitica.....

infatti il 19 Febbraio si venera San Corrado Confalonieri secondo Patrono di Noto

Egli era un nobile del Trecento, sposo felice di una gentildonna sua pari, e aveva un debole per la caccia. Un giorno, lungo la riva del Po giallastro, un ghiotto capo di selvaggina, ch’egli inseguiva a cavallo, circondato dai cani e dai bracconieri, cercò scampo dentro una macchia impenetrabile.
Dominato dall’impazienza e dal dispetto, l’appassionato cacciatore impartì un ordine imprudente: quello di dar fuoco alla macchia per stanare l’animale. Era estate, e nella pianura riarsa dal sole, gli uomini di Corrado non furono in grado di controllare le fiamme da loro stessi suscitate. Si sviluppò un incendio che, con l’aiuto del vento, distrusse le messi e le cascine vicine.
Corrado e i suoi uomini rientrarono in città senza esser notati. Nessuno era stato testimone del loro involontario malestro. Il rimorso e la paura tennero suggellate le bocche. Ma i proprietari e i contadini danneggiati protestarono presso il governatore della città, che ordinò un’inchiesta. Fu allora arrestato un vagabondo, trovato nei boschi, vicino al luogo dell’incendio. Le prove a suo carico parvero sufficienti, ed egli venne senz’altro condannato a morte. Ma sulla piazza della città, poco prima che avesse luogo l’esecuzione, Corrado non poté resistere all’impulso della propria coscienza, che gl’imponeva di scagionare l’innocente e di accusarsi colpevole al suo posto.
La sua inaspettata confessione chiarì come erano andate le cose. Poiché non si trattava di dolo, ma di responsabilità colposa, dovuta ad una imprudenza, il nobile piacentino venne condannato a risarcire tutti i danni arrecati dalle fiamme. Corrado era ricco, ma l’incendio era stato rovinoso. Quando l’ultimo danneggiato fu risarcito, egli aveva finito non solo tutti i suoi beni ma anche quelli della moglie.
I due sposi ridotti all’indigenza non si angustiarono per questo. Per ambedue quel drammatico avvenimento aveva illuminato di nuova luce tutta la loro vita, come un segno del cielo. La donna rivestì così l’abito delle poverissime figlie di Santa Chiara, entrando nel convento di Piacenza. Corrado si unì ad alcuni devoti eremiti che vivevano fuor di città, sotto la Regola del Terz’Ordine francescano.
I meriti dell’incendiario fattosi penitente furono così luminosi, che molti ammiratori presero a visitarlo e a seguirlo. Per questo Corrado preferì allontanarsi dai luoghi natali, incamminandosi verso Roma. Ma non si fermò presso le tombe degli Apostoli. Proseguì il suo lungo viaggio percorrendo tutta la penisola e passando in Sicilia. Qui si fermò, nella valle di Noto, non lontano da Siracusa, in vista del ceruleo mare Ionio, dove visse trent’anni prima presso ‘un ospedale poi come eremita sui monti. E anche qui volò alta la fama della sua santità, e soprattutto l’eco delle durissime privazioni di quel devoto penitente. Ogni venerdì egli scendeva a Noto, e, dopo essersi confessato, pregava a lungo davanti ad un celebre crocifisso che si conserva nella cattedrale della città. In quella stessa cattedrale furono riposte le sue reliquie, dopo la morte avvenuta nel 1351, 2 i cittadini di Noto onorarono con culto vivissimo il miracoloso eremita piacentino. Ottennero anche, dal Papa Leone X, di poterlo invocacto come secondo Patrono della città, subito dopo il grande San Nicola, al quale è dedicata la chiesa che ospita i venerati resti del Beato Corrado, nobile di Piacenza e primo cittadino di Noto.

20 gennaio 2019 Pranzo di San Sebastiano





San Sebastiano. Nacque a Narbona (Francia), ma fu educato a Milano, ricevendo una buona cultura. Egli apparteneva all'armata dell'imperatore, godeva uno dei primi posti ed era caro a tutti per le sue belle qualità; 
lo stesso imperatore l'aveva in grande stima, e tanto l'amava che lo fece capitano dei pretoriani. Ma egli ben comprese che tutti quei sorrisi, quelle ricchezze, quelle dignità erano lacci che il demonio gli tendeva, ed in cui cercava di prenderlo, e, fedele a Gesù Cristo, non si lasciò adescare. Avrebbe però lasciato al più presto ogni cosa, se non fosse stato mosso dal desiderio di arrecare aiuto, conforto ed incitamento ai Cristiani perseguitati. Conservò quindi sotto la veste militare un ardente spirito di fede, speranza e carità, convertendo molti alla religione di Cristo ed aiutando i Martiri in tutti i modi. Per questo il Signore volle dare il premio al suo servo, e fece sì che i pagani si accorgessero dello spirito di Sebastiano. Avvisarono l'imperatore, il quale, chiamato Sebastiano a sé, si lamentò con lui perché così male corrispondesse ai favori ricevuti, Ma il santo gli rispose che gli era sempre rimasto fedelissimo, non solo, ma che più di ogni altro gli sembrava di aver corrisposto ai suoi favori, perché egli nor pregava per l'imperatore gli &i falsi e bugiardi, ma pregava l'unico vero Dio, che solo e veramente poteva fare del bene alla sua angusta persona. 

Ciononostante, Diocleziano lo fece legare ad un palo, ordinando che fosse ucciso a colpi di frecce e Sebastiano, che aveva incoraggiati tanti alla morte per Cristo, seppe egli stesso sopportarla gloriosamente. 


PRATICA. Non lasciamoci mai allontanare dal ben per rispetto umano. 

Domenica 25 novembre 2018 a Pranzo ti aspettiamo


prelibata crostata ai mandarini
capunti al senapo e gnocchetti
 alla zucca e mentuccia
bianco mangiare alle mandorle
salsiccia di Modica al forno
Tortino di ortaggi alle mandorle tostate 
Costate e salsiccia alla griglia con contorno
di patate e insalata verde
Torta alla crea di arancia e gocce di cioccolato
panorama di tranci di torta alla crema 

Eccoci qua a riproporre il menù di domenica 25 novembre

Antipasti: Pane caldo cunzato con Olio di oliva e origano, Focacce di Noto alle bietole,  Ricottine panate al forno, Broccoletti affogati nel vino, Caciocavallo saporito, Salsiccetta secca affumicata, Olivette moresca condite, bruschette con crema mandorle e olive.
 

Primi: Lasagne al ragù di maiale, 
Gnocchetti con zucca e mentuccia
 

Secondo di carne: Falsomagro con verdure e formaggio
Oppure Secondo vegetariano: Tortino di verdure e ortaggi di stagione
 Contorno: Patate aromatizzate  al forno 

Dolce: Torta morbida al cioccolato
 

Acqua naturale o frizzante, Nero d'Avola, caffè e amaro
 

Prezzo adulto €25
Prezzo menù bambino €12
Ciao

E gradito che tu possa prenotare per tempo. 
Posti limitati.
Ti aspettiamo, eh?  😉😉


le domenica a pranzo a Terra di Pace: Domenica 18 novembre




Gentili amici che ci seguite ecco il menù di domenica 18 novembre

Antipasti: focacce di Noto alle bietole, gelatina magra, Ricottine panate al forno, caciocavallo saporito, salsiccetta secca, Olivette moresca condite, bruschette col capuliato.
 

Primi: Casarecce all'ortica e salvia, Ravioli di ricotta al sugo
 

Secondo di carne: Lonza di maiale all'arancia naveline
Oppure Secondo vegetariano: Tortino di verdure e ortaggi di stagione
 

Dolce: Bianco mangiare alle mandorle e per
 

Acqua naturale o frizzante, Nero d'Avola, caffè e amaro
 

Prezzo adulto €25
Prezzo menù bambino €12
Ciao
Vi aspettiamo 😉😉


Domenica 11 novembre San Martino a Pranzo

GUARDA IL VIDEO   cliccando QUI


11 novembre 2018
PRANZO DI SAN MARTINO 
con crispelle e vino nuovo, canti antichi e danze sull'aia
La festa di San Martino è una ricorrenza celebrata in tutta Italia durante l'Estate di San Martino, l'11 novembre, caratterizzata da diverse usanze regionali. Questa ricorrenza è legata alla figura di San Martino di Tours e alla tradizione che racconta di come Martino, soldato dell'impero romano, durante una ronda notturna nell'inverno del 335 divise il suo mantello con un mercante seminudo. Dopo quella notte e la visione di Gesù in sogno vestito con la metà del suo mantello militare, Martino si convertì al cristianesimo.
Spesso questa ricorrenza è legata alla prima spillatura del vino novello.

Inizio Pranzo ORE 13,30 
Prezzi: Adulti €25  Bambini € 12
 Gradita la Prenotazione
CIAO